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Disponibile upgrade engine v.4 per CMFI
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domenica 21 ottobre 2012

COMBAT MISSION FORTRESS ITALY

  CMFI è un wargame forse non curato al 100%, ma che è nato maledettamente bene ed essendo  prodotto direttamente da Battlefront non rischia di essere un nuovo CMA, perché nel futuro sarà sicuramente supportato degnamente con patch ed espansioni, le quali aggiungeranno unità, scenari, campagne e risalendo la nostra penisola una notevole varietà di paesaggi. Il mio giudizio su Combat Mission Fortress Italy è "strong buy".







Il nuovo video pubblicato da Battlefront per promuovere CMFI si presenta come un'occasione perfetta per esprimere qualche mia disordinata opinione sul gioco, considerato anche che è passato abbastanza tempo dalla sua uscita.
Inizialmente non ho prestato molta attenzione al video proposto da Battlefront, poi quando l'ho ritrovato nel blog dell'amico mitra, me lo sono guardato ed ho pensato: "ma quanto è spassoso questo filmato!" Il punto è che si tratta di un video fatto con scene di gioco e quindi l'equazione che ne risulta è semplice: Combat Mission Fortress Italy è veramente un gran wargame.
Intendiamoci anche CMBN rende alla stessa maniera anche se la grafica in CMFI ha subito in effetti un significativo miglioramento, ma non è solo una questione di grafica a noi interessano ben altri contenuti e anche sotto questo aspetto  l'upgrade del nuovo motore di gioco non delude.

L'elenco dei cambiamenti e aggiunte  dell'engine CMx2 v.2.0 che costituisce la base di CMFI  lo potete trovare  in questo mio post;  detto questo però  giocando si percepisce facilmente che i singoli miglioramenti sia quelli sostanziali sia quelli minori rendono molto di più della loro mera somma.
Aggiunte significative come la rimozione del borg ID, insieme a dettagli minori come i waypoints movibili, che ritenevo superflui ma mi devo ricredere, conferiscono  maggior spessore a CMFI.

Certo non  tutto brilla e l'impressione che avevo avuto fin dall'inizio la confermo: ".......sembra quasi che la priorità sia stata data al nuovo motore di gioco, più che al gioco stesso". Non è solo una questione di dettagli e scelte grafiche dell'interfaccia, perché anche il numero di scenari nel gioco, solo diciasette, risulta limitato, in aggiunta pochissimi di essi sono pensati per essere giocati con avversari umani; per giocare contro l'AI la situazione è più accettabile visto che oltre agli scenari ci sono anche le campagne, che onestamente non ho provato e su cui non posso dare quindi giudizi.
Battlefront ha ribadito più volte che creare scenari e testarli richiede risorse e tempo, ed è credibile, ma questo non fa altro che confermare che CMFI è stato fatto un po' troppo in fretta e per ora nella sua ristrettezza di scenari, oltre che  di unità e di comunità giocatori assomiglia un po' a CMA. Sono certo però che non farà la fine di quest'ultimo, infatti  essendo  prodotto direttamente da Battlefront nel futuro sarà sicuramente supportato degnamente con patch ed espansioni, le quali non potranno che eliminare  questi difetti. Anche la comunità di giocatori, giorno dopo giorno, si sta ampliando e i primi acerbi frutti  cominciano ad apparire nel repository di Battlefront.

Rimane tuttavia il fatto che ciò che ho raccontato fino ad ora, sui vari miglioramenti dovuti alla nuova engine, sarà fra poco portato anche su CMBN il quale subirà appunto un upgrade, ma  allora perché CMFI dovrebbe essere migliore? Direi per il teatro di guerra che racconta: giocando ci si diverte di più e questo probabilmente è dovuto sia al tipo di territorio (diciamolo tutte quelle bocage tendono ad annoiare alla lunga) sia per la presenza del Regio Esercito che certamente rappresenta, con le sue peculiarità  (diversità e arretratezza) una sfida impegnativa, anche per chi come me è un veterano di Combat Mission.

Il mio giudizio su Combat Mission Fortress Italy è "strong buy".

martedì 24 maggio 2011

IL GRANDE RITORNO ALLA WWII: CMBN



Voglio subito esprimere un giudizio, che non può essere che positivo da 5 stelle. CMBN ha tutte le carte in regola per  essere il degno successore di CMBO e l’entusiasmo tra i giocatori ne è una dimostrazione.
Un gioco assolutamente da avere.


Certo non ho avuto modo di provarlo a fondo come vorrei, ma voglio subito esprimere un giudizio, che non può essere che positivo da 5 stelle. CMBN ha tutte le carte in regola per  essere il degno successore di CMBO e l’entusiasmo tra i giocatori ne è una dimostrazione. Quelli di Battlefront sono riusciti in una impresa non facile e cioè quella di aumentare i dettagli ottenendo risultati perfino migliore nella simulazione tattica di una battaglia rispetto ai vecchi CM.
Il dubbio sul risultato del passaggio dal moderno alla seconda guerra mondiale è stato fugato: ciò che non funzionava nel moderno era proprio del moderno e il ritorno alla WWII lo ha spazzato via, si legga la disarmante micidialità dei mezzi e delle armi e le distanze siderali di ingaggio, che per molti potremmo declinare come giocabilità.
Il ritorno delle Quick Battle è quanto di meglio ci si potesse aspettare, in ogni aspetto, con l’aggiunta di una coerenza nella formazione delle unità che spinge ancora più avanti la simulazione, anche gli acquisti in automatico sono decisamente buoni.
L’editor rimane di una potenza disarmante rispetto alla difficoltà di essere padroneggiato, aspettiamoci dagli utenti una marea di scenari e campagne.
Il dettaglio delle unità e delle formazioni presenti è quasi maniacale, considerate che per 3 mesi soli di guerra il peso di CMBN è di 6GB.
Francamente non vedo aspetti che possano essere rimpianti rispetto a CMBO, forse gli unici sono la possibilità di giocare online con il WEGO e di avere molte più forze in campo.
Difatti ciò che manca è almeno un sistema di pausa nel gioco online, in quanto scenari molto grandi sono difficili da padroneggiare.
Un altro appunto che mi sento di fare è al motore grafico che rimane per i nostri tempi troppo pesante rispetto alle prestazioni che fornisce.
Un gioco assolutamente da avere consapevoli delle limitazioni della TO&E presente che certo verrano colmate con l’uscita dei previsti 3 moduli: chi volesse fare un rapido conto per valutare se ne vale la pena: gioco base 55$ e ogni modulo 25$ = 130 $ (circa 90 Euro).

venerdì 21 gennaio 2011

COMBAT MISSION AFGHANISTAN


Una possibilità in più per i giocatori di wargames per PC, basata sulle solide e ben fatte meccaniche di CMSF , ahimè non troppo “curato”, ma pur sempre una possibilità per chi ama l'invasione sovietica dell'Afghanistan coprendo il periodo dal 1979  al ritiro delle truppe dell'U.R.S.S. il 2 febbraio 1989.




“Alla resa dei conto l’engine è il medesimo di CMSF e il valore aggiunto, se c’è, deve risiedere completamente nel teatro di guerra Sovietico-Afghano”: così concludevo il post che conteneva le miei prime impressioni su CM Afghanistan.
Da allora ho giocato abbastanza frequentemente a questo titolo: ho finito la prima campagna, nella seconda sono quasi al termine; ho concluso una partita in PBEM e ne sto giocando un’altra; ho giocato alcune partite in single e ho creato 2 scenari uno di questi lo trovate sia qui tra i Download, sia nel Repository di Battlefront.
In definitiva è consigliabile solo a chi è interessato all'invasione sovietica dell'Afghanistan coprendo il periodo dal 1979  al ritiro delle truppe dell'U.R.S.S. il 2 febbraio 1989.
Ritengo che la giocabilità, soprattutto H2H sia migliore rispetto a CMSF, proprio per il tipo di armamenti simulati, tuttavia non può reggere il confrontato con Shock Force. Questo perché prima di tutto la comunità creatasi attorno a CMA è molto ridotta e ciò significa pochi giocatori e pochi nuovi scenari; la varietà delle forze armate e sì consistente, ma limitata e non sono previsti moduli aggiuntivi; gli scenari presenti nel gioco sono solo circa una dozzina, le campagne ricordo giocabili solo in singolo, certo sono due, ma anche queste non particolarmente lunghe e ispirate (io ho trovato più divertente ”Afghanistan 1985 - The Bloody Days” e anche maggiormente bilanciata nei punteggi, discutibile infatti nell’altra campagna i bonus +500 usati forse solo per renderla più difficile); l’accuratezza dimostrata da Snowball non è la stessa che Battlefront mette nei suoi titoli, anche se va rilevata da parte di Battlefront l’intenzione di supportare il gioco per quanto possibile, rilasciando subito una patch che ha sistemato diverse inesattezze, patch che mi risulta non disponibile nell’originale versione Russa!
Non vorrei essere sembrato troppo negativo, CMA è un robusto wargame che diverte e che rappresenta un titolo in più, peraltro su un conflitto molto interessante, rischia però di rimanere un gioco di nicchia all’interno della già nicchia dei wargames tattici per pc.

martedì 2 novembre 2010

IL SEI NAZIONI DI CMSF


Con il  modulo NATO, dopo i due precedenti Marines e British, giunge al termine la famiglia del gioco Combat Mission Shock Force. Qui a fianco l’elenco delle SEI NAZIONI presenti nel gioco, con i rispettivi eserciti, da notare  nel caso della Siria la presenza delle forze non convenzionali alla base di questo wargame.


Giunge quindi al termine lo sviluppo di CMSF; in futuro ci possiamo aspettare una sicura patch (la 1.31), che sistemi i bug della realise maggiore NATO 1.30 e forse l’aggiunta di dettagli che saranno sviluppati per Normandy e che possano richiedere minime modifiche per essere applicati.
E’ quindi il momento di fare un bilancio finale di questo primo game dell’era CMx2.
Sono andato a rileggere la recensione dall’amico CptWasp  scritta nell’aprile 2008 (versione del gioco 1.08); inevitabile il confronto con i vecchi CM e in particolare con il primo CMBO, c’è difatti più di una analogia: entrambi sono i primi del loro engine CMx1 e CMx2 e questo se da un lato li investe del primato di precursori dall’altro ne ha sancito e ne sancirà i limiti rispetto ai loro successori. Ancora più difficile sarà per il “moderno” CMSF resistere all’arrivo della ben più amata WWII.  Lasciatemi però scrivere che CMSF si merita tutto il voto 8 che compare nella suddetta recensione, i moduli e le numerose patch lo hanno reso un  wargame maturo...... certo, certo ogni wargamer potrà rivendicare una caratteristica che ci dovrebbe essere e non c’è, ma obiettivamente nulla che possa essere considerato essenziale. Anzi no, purtroppo una caratteristica essenziale che manca c’è: un sistema solido, magari a punti delle Quick Battle (le battaglie veloci).
Gli scenari anche prodotti dagli appassionati e le campagne non mancano, ma un sistema per generare battaglie veloci e magari bilanciate manca proprio, soprattutto per partite online da organizzare all’istante.
Rimane il fatto che se siete interessati alla guerra moderna sia asimmetrica che non (sei nazioni con ampie possibilità blu vs blu), al single player di scenari o campagne  in Real time o WeGo, al multiplayer a turni via PBEM, allora non potete rinunciare a COMBAT MISSION SHOCK FORCE.